Miglior Olio extravergine italiano: toscano di Larciano

Nasce il nostro blog magazine Miglior Olio, inizia il nostro viaggio alla scoperta del miglior olio extravergine italiano: probabilmente non dovremo fare tanta strada. Magari è un olio toscano, di Larciano in provincia di Pistoia. Parleremo con i produttori e i ristoratori, leggeremo le guide. Bene seguiteci alla scoperta del miglior olio extravergine

Miglior olio extravergine italiano: scopriamo l’olio di oliva

La normativa europea (Regolamento CEE n. 2568/91 e successivi aggiornamenti) ha fissato gli standard qualitativi minimi che l’olio di oliva deve presentare per poter essere commercializzato con la dicitura “Olio Extra Vergine”. Deve essere ottenuto tramite estrazione con soli metodi meccanici. L’acidità di un olio extra vergine non deve mai superare lo 0,8%. Infatti l’acidità, cioè la concentrazione di acidi grassi liberi, è uno dei parametri fondamentali per valutare qualitativamente l’olio. fonte Wilipedia

L’Italia, dopo la Spagna, è il secondo produttore di olio di oliva sia in Europa che nel mondo. La produzione nazionale annua media di oltre 464mila tonnellate, due terzi dei quali di olio extra vergine. In Italia sono presenti ben 41

Photo credits to Consorzio Olio Extravergine di Oliva Toscano

denominazioni DOP e una IGP riconosciute dall’Unione Europea.  Alcuni IGP meritano sicuramente particolare menzioni.

Da segnalare come Olio Extra Vergine d’Oliva Toscano IGP che conta le menzioni: Seggiano, Colline Lucchesi, Colline della Lunigiana, Montalbano, Colline di Firenze, Colline Aretine, Colline Senesi, Monti Pisani, come da disciplinare del Consorzio Olio Extravergine di Oliva Toscano.

L’olivo in Italia è diffuso su circa un milione di ettari come coltura principale e, come coltura secondaria,  su una analoga superficie di poco inferiore. In questo secondo caso  consociata con seminativi stagionali o con altre specie arboree “permanenti”: vite, agrumi, mandorlo ……..

Parlando di zone altimetriche, l’olivo è diffuso per il 2% della sua coltivazione in montagna, ben il 53% in collina e per il 44% in pianura. Una pianta nel contempo robusta e delicata, ha bisogno di un clima mite e senza troppi sbalzi termici. Per tali motivo in Italia la coltivazione dell’olivo è in particolare diffusa nelle regioni del Centro (20 %) e del Sud (20 %), mentre al Nord la produzione è più limitata (2%), ma in aumento negli ultimi anni. Nel nord del nostro Paese si  concentra in particolare in alcune zone caratterizzate da microclima più temperato. Parliamo di Liguria e delle zone collinari attorno al Lago di Garda. Le piante messe a dimora sono oltre 170 milioni. Le aziende agricole che si occupano di olivicoltura sono più di un milione: con una superficie media coltivata di un ettaro circa, a testimonianza dell’estrema frammentazione fondiaria. Spesso si tratta di aziende unifamiliari che portano avanti una cultura, quella dell’olio e dell’olio, che vanta secoli di tradizione.

Miglior olio toscano: raccontarlo nell’epoca dei social e del web 2.0

Siamo nell’epoca del web 2.0, dei social e dei blog magazine come La Terra del Gusto. Gli internauti cercano e amano i racconti di enogastronomia, quando siano in grado di raccontare i sapori “buoni” della cucina toscana e dei prodotti del nostro territorio.

Nel contempo sempre più turisti – vicini e lontani – cercano opportunità nel turismo enogastronomico. Un turismo che porti alla scoperta di piatti e sapori, di ricette, ma anche dei luoghi e delle “storie” che ci sono dietro alla cultura enogastronomica italiana e toscana. E ovviamente l’olio toscano e quello di Larciano hanno tanto da far scoprire e raccontare.

Ne parliamo presto.

Miglior Olio extravergine italiano:  olio toscano di Larciano